Luca Carboni Luca Carboni - La Mia Città

La mia città, senza pietà, la mia città
ma come è dolce certe sere
a volte no, senza pietà
mi chiude in una stanza mi fa sentire solo

Una città, senza pietà, la mia città
non la conosco mai fino in fondo
troppi portoni, troppi cassetti
io non ti trovo mai tu dimmi dove sei

Adesso dove si va, cosa si fa, dove si va
siamo sempre dentro a qualcosa
un'auto che va o dentro un tram
senza mai vedere il cielo e respirando smog

ma guarda là, che cazzo fa, ma pensa te
ma come guida quel deficiente
poi guarda qua, che ora e' già
ma chi ti ha dato la patente che ti scoppiasse un dente
a te…

siamo sempre di corsa sempre in agitazione
anche te…che anche se lecchi il gelato
c'hai lo sguardo incazzato

la mia città, senza pietà, la mia città
ma come è bella la mattina
quando si sveglia, quando si accende,
e ricominciano i rumori promette tante cose

Ma dimmi…dove sarà, prima era qua
c'è un nero che chiede aiuto
dove sarà questa città
E' sparita senza pietà c'ha troppi muri la mia città

ma guarda che civiltà la mia città
con mille sbarre alle finestre
porte blindate, guardie giurate,
e un miliardo di antifurti che stanno sempre a suonare…perché…

c'è chi ha troppo di meno e chi non si accontenta
e c'è…chi si deve bucare in un angolo di dolore
e c'è…che c'è bisogno di un trucco c'è bisogno di tutto

senza pietà, la mia città
"Signora guardi che belle case
però a lei no, non gliela do
mi dispiace signora mia è tutto uso foresteria"

una città la mia città, senza pietà
ti dice che non è vero
che non c'è più la povertà
perché è tutta coperta dalla pubblicità

c'è chi a lavorare è obbligato a imbrogliare
e c'è…chi per poterti fregare ha imparato a studiare
e c'è…che c'è bisogno di tutto c'è bisogno di un trucco
e c'è…bisogno di più amore dentro a questa prigione